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Mondi di carta
di Valentina Gottardi
Ho sempre avuto una passione per la creazione di mondi, immaginari o fisici, di carta, di terra o d'acqua. Il primo mini-mondo che ho creato: lo stagno nell'orto dei miei genitori. Una bella buca foderata con un telo di plastica, sassi bianchi, piantine di canne (di cui non ci saremmo mai più liberati), iris, ninfee, ranuncoli d'acqua e dove, con mia grande soddisfazione, venne ad abitare una coppia di rospi smeraldini (oltre a tutta una serie di svariati insetti). Ho proseguito creando mondi e mappe immaginarie, sui miei diari, per tutta l'infanzia e l'adolescenza. Poi l'incontro con l'illustrazione e la grafica e dopo anni di ricerche ecco finalmente scovato il medium che più mi si addice: il libro-oggetto. Un tipo di libro “illustrato” che non comunica soltanto con il testo e le immagini, ma anche, e soprattutto, con la propria intera struttura. Ed è proprio su questo tipo di libri che, sabato scorso (17/11/2018), ho tenuto il workshop “Mondi di carta – creare piccoli libri a forma libera”, a Venezia, presso la Fondazione Querini Stampalia, grazie all'impegno dell'associazione culturale Teste Fiorite.
Con le 21 corsiste ho indagato le potenzialità espressive e comunicative della cartotecnica, cioè l'insieme di operazioni che possiamo mettere in campo per stravolgere la struttura classica di un libro e farci sorprendere.
Siamo partite innanzitutto dalla regola, ripassando la forma del libro e delle sue parti principali. Nel secondo step invece abbiamo stravolto la regola stessa, lavorando su materiale, formato, copertina e pieghe. Abbiamo inoltre aggiunto, al nostro lavoro, elementi “nuovi” e inaspettati come fustellature e trasparenze. Le linee guida de progetti sono state essenzialità, vincolo e possibilità. L'essenzialità e i vincoli (tecnici o di forma) ci hanno guidato durante il workshop, ci hanno aiutato a mantenere un ordine e un filo conduttore nelle idee, prima, e nella realizzazione poi. Ci hanno spinto a trovare soluzioni creative.
Abbiamo riflettuto molto sul formato, soprattutto perché legato ad un vincolo dato durante il corso: per la struttura del libro usare un solo foglio A4. Da qui la domanda: cosa si può fare con un foglio di carta? Tantissime cose ci direbbe Bruno Munari, che è stato uno dei primi in Italia a riflettere su questo tipo di libri-oggetto. Fin dagli anni '30 Munari, sperimenta le proprietà evocative della cartotecnica e dei diversi materiali che possono essere usati per creare un libro. La sua domanda è: può un libro comunicare anche senza testo e senza immagini? Lo può fare in quanto oggetto che occupa uno spazio, la cui struttura ha una sua dignità e potenzialità espressiva. Le due componenti, oggetto delle sperimentazioni di Munari, (e non solo le sue) che preferisco, sono le fustellature (buchi e intagli) e le trasparenze. Questi due tipi di elementi rendono l'oggetto libro uno spazio da attraversare, creano tensione visiva, curiosità, pensiero creativo; rendono il libro-oggetto un paesaggio, lo trasformano in un mondo.
Al di là della struttura classica del libro, ci sono altre forme da poter usare. Il mio preferito è senz'altro il leporello. Il librettino a fisarmonica che prende il suo nome dall'opera di Mozart del 1787, il Don Giovanni. Questo tipo di supporto, con l'aiuto delle fustellature è, a mio parere, il migliore per creare paesaggi e mondi interi. Lo dimostrano già i primi illustratori di libri animanti fra Ottocento e Novecento, come Lothar Meggendorfer con il suo leporello “Al parco”, un capolavoro di cartotecnica e di ingegno.
Altra linea guida per la creazione di libri oggetto: l'essenzialità. Credo che illustrazioni troppo elaborate rechino danno e disturbo al lavoro già espressivo della cartotecnica. Ecco perché mi appassionano così tanto i lavori del maestro giapponese Katsumi Komagata, da cui spesso prendo ispirazione. La sua grafica minimalista e le sue immagini giocano alla perfezione con gli elementi cartotecnici e sono state un validissimo esempio per il nostro corso.
Alla fine del workshop le allieve hanno presentato i loro lavori e insieme abbiamo riflettuto sulla riproducibilità di questo tipo di libri e sul grado di coinvolgimento del lettore/fruitore. Dove rallenta la sperimentazione (soprattutto sui materiali) inizia la riproducibilità in tipografia. Non si può nascondere che questo tipo di libri sia difficile da produrre. E allora perché non far fare qualcosa ai lettori? Quel buco che crea curiosità e spazio creativo, perché non lo facciamo fare a colui o colei che ha ricevuto il nostro libro? Perché non coinvolgere anche gli altri nella creazione dei nostri mondi?
(in foto alcune delle bellissime opere prodotte durante il workshop)
Bibliografia workshop
Libri
Bozzi R., Lópiz V., Vidali V., La Foresta, Terre di Mezzo Editore, Milano, 2018
Gervais B., La coccinella, Ippocampo Edizioni, Milano, 2016
Komagata K., A claoud, One Stroke / Les Trois Ourses, Tokyo – Parigi, 2009
Komagata K., Du bleu au bleu. One Stroke / Les Trois Ourses, Tokyo – Parigi, 2011-2013
Komagata K., Little eyes, Kasei-sha, Tokyo, 1990 - 1992
Komagata K., Little Tree, One Stroke, Tokyo, 2008
Lee S., Ombra, Corraini, Mantova, 2010
Lee S., Onda, Corraini, Mantova, 2008
Munari B., Cappuccetto bianco, Corraini, Mantova, 1999
Munari B., Guardiamoci negli occhi, Giorgio Lucini editore, Milano, 1970 (ora Corraini, Mantova)
Munari B., Libri illeggibili, dal 1949
Munari B., Nella nebbia di Milano, Emme edizioni, Milano, 1968 (ora Corraini, Mantova)
Munari B., Nella notte buia, Muggiani, 1956 (ora Corraini, Mantova)
Munari B., Prelibri, Danese, Milano, 1980 (ora Corraini, Mantova)
Munari B., Toc Toc, Mondadori, Milano, 1945 (ora Corraini, Mantova)
Pacovská K., Alfabeto, Mineedition, 2012
Pacovská K., Teatro a mezzanotte, Nord-Sud Edizioni, 2001
Leporelli
Boisrobert A. e Rigaud L., Deux Crevettes, Helium-Editions, Parigi, 2015
Boisrobert A. e Rigaud L., Libertà, Gallucci Editore, 2013
Boisrobert A. e Rigaud L., Trois formis, Helium-Editions, Parigi, 2015
Lavater W. H., Imageries, (Perrault, Charles,; 1628-1703) A. Maeght, Parigi, 1965-1982
Meggendorfer L., Al parco, Rizzoli, Milano, 1978
Meggendorfer L., Il Più Grande Circo, Rizzoli, Milano, 1979 (originale, Circus, 1887)
Libri gioco
Belgrano G., Munari B., Più e meno, Danese, Milano, 19670 (ora Corraini, Mantova)
Mari E., Il gioco delle favole, Danese, Milano, 19670 (ora Corraini, Mantova)
Mari E., Il posto dei giochi, Danese, Milano, 1967 (ora Corraini, Mantova)
Mari E., Serie Carte da disegno, articolata nei cinque fascicoli: 1.Sulle facce; 2.Un treno carico di..; 3.Paesaggi; 4.Sogni e altre cose; 5.Soggetti e sequenze, Corraini, Mantova, 1978
Libri pop up
Boisrobert A. e Rigaud L., Oceano, Corraini, Mantova, 2017